IL VILLAGGIO DI FATIMAH E IL GRIGIO OLTRE LA SIEPE
È strano come una storia tristissima possa talvolta consolare quanto e più di una allegra. Il pensiero dell’inesorabile marginalizzazione della foresta, della sua erosione implacabile, del suo ridursi a brandelli di verde toglie – proprio alla lettera, insieme all’ossigeno – il respiro.
IL BASILICO VARIETA' “MAZINGA Z”
di Ilaria Beretta
Una delle cose che possono dare più piacere a chi ha un orto in Liguria e contermini è coltivare il basilico per poi fare il famoso pesto alla genovese. Tra l’altro, visto il costo degli umidi mazzetti e il sapore delle foglioline che non è sempre intenso, avere per sé un piccolo quadrato di preziose pianticelle è un vero lusso, che giustifica ampiamente l’impegno.
L'ORTO SOTTO LA QUERCIA
Vi racconto del mio orto-giardino, nato dalla passione dei miei nonni che l’anno creato più di trent’anni fa, tra le colline del canavese (Torino).
RADICI
L'ORTO DEL TASSO BARBASSO
Parto dalle coordinate geografiche e cronologiche: scrivo da Buja, provincia di Udine, Friuli collinare. Ci arrivai sette anni fa. Dapprima nacque l’orto, che coltivavo appena mi era possibile lasciare la città.
RETTIFICA
Sul numero 2/3 della rivista mensile Greenstyle (giugno/luglio 2007) è apparso un articolo, "Questi piccoli contadini" assemblato dalla redazione combinando parole di Nadia Nicoletti, Pia Pera e Gianfranco Zavalloni (erroneamente indicato come Gianfranco Zavoli). Fa piacere avere tanto spazio, e vedere belle foto di bambini ortolani, dedicato agli orti. Ci sono però alcune imprecisioni.
UN ORTO ALLA SCUOLA PRIMARIA DI POLICIANO (AREZZO)
Nella tarda primavera del 2007 è nato l’Orto Chianino, a Policiano, a pochi chilometri da Arezzo. E’ una scuola elementare di sole cinque classi, con un bel pezzo di terra attorno. L’idea di un “ortodipace” era piaciuta ad alcuni genitori
L’ORTO NOTTURNO
UNA ROSA PER SOGNARE: LIJANG ROSE
2 giugno 2007
Il mio orto non è recintato, non ha intorno uno steccato, come si usa negli orti di montagna, in particolare in Alto Adige, ma anche qui in Trentino.
E’ un orto aperto, senza un confine definito a separarlo dal giardino. Questa scelta del tutto casuale è dettata più dalla pigrizia che da un piano preciso, ma ha fatto in modo che le mie due passioni: l’orto e le rose, si siano per così dire, unite.