Orti scolastici

TUTTI INSIEME AROMATICAMENTE: PROGETTO ASILO NIDO

Nel Comune di Sant’Agostino, all’Asilo Nido “ Il Tiglio”, è stato creato un orto delle aromatiche.

<<Fare un giardino, in fondo, è un modo per invocare la natura, enunciare una sorta di preghiera in cui si sussurra la speranza di non averla ancora perduta: Per questo non importa quali siano il disegno o le piante scelte, un giardino ci potrà persuadere solo quando trasmetterà la sensazione che vi vibri una qualche invisibile corda che riconnetta a un non so che di sorgivo e forse selvatico. Chiamiamolo il nostro antico cercare, tra le piante, la vita >> scrive Pia Pera in Contro il giardino- Dalla parte delle piante, il libro da lei scritto con Antonio Perazzi (Ponte alle Grazie, 2007).

 

Proprio dall’incontro con Pia Pera durante la presentazione di uno dei suoi libri nel bellissimo salotto Verde di Flora 2000, nasce l’idea di un piccolo giardino profumato all’asilo Nido. Io farei, più che un orto, un piccolo giardino di aromatiche, piante facili e forse più adatte alla esperienza dei bambini: timo, salvia.
Se poi c’eraspazio allora un tempo vicino all’orto potevano crescere anche una rosa, i piselli odorosi..
E perché non qualche pelargonio a foglia odorosa per preparare tisane aromatiche come la limoncina?
Tenendo conto di vari suggerimenti ma soprattutto delle esigenze dei nostri bambini e dello spazio
verde, del modo in cui viene usato, della tentazione di fare un bel progetto anche se poco gestibile nel
tempo, abbiamo optato alla fine per una soluzione che tenesse conto di tutto un po’.
Abbiamo creato una zona lavoro in cui i bambini della sezione di MEZZO possono giocare con la terra,
le palette, le carriole, attrezzata con un vecchio mobile su cui appoggiare le vaschette in cui fare i travasi, sporcarsi, sperimentare ecc..
Il tutto in una posizione appartata rispetto al resto del giardino , ma con accesso diretto dalla sezione,
una specie di veranda che si apre su una piccola area verde.

 

L’orto dei profumi è stato invece posizionato vicino alla rampa di ingresso in una zona già in parte
delimitata da un muretto a L e un vialetto. Con alcune vasche di plastica e resina modello: Tikal, Nazca
e Ica, fornite dalla ditta Matteuzzi, abbiamo creato un percorso geometrico attorno a una
profumatissima magnolia in cui i bambini possono passeggiare, fermarsi, annusare, pensare.
Le abbiamo riempite di terra con l’aiuto di Battista e Fabrizio ( i nostri collaboratori esterni) e
finalmente un giorno di primavera con l’aiuto delle palette, ma soprattutto delle manine, abbiamo messo
a dimora le piantine profumate che il Centro Pietraverde è andato a prendere appositamente per noi in
Toscana: santolina, rosmarino, lavanda, salvia, variegate liquirizia, timo, menta, pepe, maggiorana,
origano, erba cipollina ecc. ecc..
La mattina quando il giardino è ancora in ombra i bambini a turno con un annaffiatoio bagnano le
piantine, aggiustano la pacciamatura possono sfiorarle con le manine per sentire meglio l’aroma e in
alcuni casi anche strofinare un po’  le foglioline.

 

E’ severamente vietato passare in mezzo alle piante con biciclini e altri mezzi. A volte i bambini chiudono gli occhi
mentre annusano forse solleticati dai fiori ma forse per concentrarsi.
L’olfatto è il primo senso con cui il bambino conosce il mondo, prima della vista e dell’udito, ed è anche
quello con cui percepisce  l’altro, il diverso, chi proviene da altre culture.
Le nostre cose, i nostri corpi, le città sono sempre più asettiche, offrire ai bambini un panorama olfattivo
è un modo per recuperare SAPERI ( SAPORI ) quindi RICCHEZZE, CONOSCENZE.
Uno studio recente pubblicato su .SCIENZE  dimostra l’importanza dell’olfatto nella fissazione dei
ricordi. Ad alcuni studenti è stato chiesto di memorizzare coppie di carte mentre veniva spruzzato
profumo di rose, ripetendo tale profumo durante il sonno. Al risveglio il loro ricordo pare miglioriato del
13%. Questo perché secondo i ricercatori i tracciati della percezione olfattiva nel cervello conducono
all’ippocampo ( una striscia di tessuto situato nella profondità del cervello ) in modo più diretto rispetto
a quelli delle percezioni visive-uditive.
Alcuni genitori a cui abbiamo proposto un gioco curioso tra le nostre piantine ci hanno riferito
impressioni e commenti vari:
1) è ora di passare alla grigliata con tutti questi odori..
2) che bella sensazione di prima mattina..
3) bello, dice un papà .. avranno un bellissimo ricordo nel tempo questi bambini, come ce l’hanno gli
scouts al riaffiorare dell’odore del loro campo scout..
4) mi viene in mente, dice un altro papà, l’odore della menta nei fossi quand’ero piccolo e
scorazzavo per la campagna.
Questo, vorremmo lasciare ai bambini, nell’edificio immenso del ricordo, come lo chiama PROUST,
l’odore della rugiada che imperla le foglioline della menta, il fruscio del vento che fa ondeggiare gli steli
esili della lavanda, la morbidezza dei capolini viola dell’erba cipollina che quando si schiudono si
trasformano magicamente in palloncini lilla. Per poter dire anche noi, un giorno come il poeta:
Sì,  ti ricordo, sera lieta e chiara,
quasi di primavera,
o sera senza fiori quando a me
recavi il buon profumo di menta
e di grato basilico,
che mia madre serbava nei vasi.
( A. Machado )
DOCUMENTAZIONE

 

DESTINATARI : ALYSSA, PIETRO, CHIARA, TOMMASO,
FILIPPO, VAIFRO, ALESSANDRO M., ELEONORA,
MELISSA, DIEGO, ALESSANDRO G, FRANCESCA

 

DA PARTE DI LUCIANA E RITA

 

ANNO 2006/2007