Letture

PIU' ORTI MENO PSICOLOGI

Un pomodoro per amico
L’acquisizione è recente. Per la prima volta in vita mia mi sono cimentato con un orticello, messo su alla buona in alcuni vasi collocati in terrazza. Dodici piantine di pomodori, alcune di basilico e di prezzemolo. Quest’ultimo si prende molto sul serio, è quello che all’inizio sembrava non volerne sapere, mentre il basilico non vedeva l’ora di attecchire. Le piante di pomodoro, invece, mi mettevano in soggezione, sembravano roba per specialisti, soprattutto quando sbirciavo negli orti altrui e vedevo quei bastoncini così professionali che sostenevano l’arbusto.
Invece, quando nei giorni scorsi l’occhio è caduto per puro caso sulle mie piantine di pomodoro, che avevo legato ai relativi bastoncini, mi sono trovato di fronte uno spettacolo meraviglioso, simile a quelli che ci mostrano le foto delle galassie scattate dal telescopio spaziale Hubble. I pomodori erano già spuntati, ne ho contati una ventina grandi come ciliegie e una miriade di germogli molto promettenti. La mia autostima è salita di diversi punti, ma l’euforia è durata poco, perché mi sono ricordato che non avevo fatto quasi nulla per ottenere quel risultato. Mi ero limitato a mettere le piantine dove devono stare, sulla terra, e a piantare alcuni bastoncini per sostenerle. Una sproporzione incredibile tra l’applicazione e il risultato, esattamente il contrario di quello che accade nella quotidianità, dove sovente spingiamo montagne che non si spostano nemmeno a supplicarle.
La natura è semplice, ostinata, e non scalpita per mettersi in mostra. I piselli, tanto per dire, avrebbero continuato a crescere anche se Gregorio Mendel non li avesse fatti diventare delle celebrità, prendendoli a modello per le sue ricerche sulla trasmissione dei caratteri ereditari. Se una cosa ci sembra strana, diciamo che è “innaturale”, cioè fuori dalla logica. Non voglio ottenere effetti bandistici, come quei direttori d’orchestra che esagerano coi fiati ma, diciamocelo sommessamente, viene da pensare che se ci fossero più orticelli, anche in vaso, avremmo meno medici, meno psicologi e pochi avvocati. E anche meno ordini professionali.
Non sono sicuro che un cetriolo o un peperone siano meglio di un professionista, ma sinceramente non mi sento nemmeno così sicuro del contrario. Sarà l’età.
Domenico Barrilà