Orti condivisi e terapeutici

ORTI SENZA FRONTIERE A MONZA

Alla scuola agraria del parco di Monza nell’anno che si è appena concluso è stata fatta un’esperienza che, a mio giudizio, ben rapprensenta quello che Pia Pera aveva in mente quando ha fondato Orti di Pace. Allora lei, Gianfranco Zavalloni e Nadia Nicoletti erano dei pionieri, oggi l’idea che l’orto possa diventare un importante momento di coesione sociale, un luogo dove persone diverse possono stare bene con se stesse e con gli altri, è diffusa e praticata. Orti di Pace vuole essere il luogo dove queste esperienze si scambiano. Per questo abbiamo chiesto a Pio Rossi, coordinatore didattico della Scuola Agraria del Parco di Monza, una testimonianza. Ecco il suo racconto, corredato di utili schede tecniche. (ERC)
Abbiamo iniziato la riqualificazione dell’orto della Scuola a maggio 2017, con l’aiuto di una trentina di richiedenti asilo che frequentavano il corso di formazione nell’ambito del progetto “Orti senza frontiere”, in collaborazione con la cooperativa sociale “Il Cedro”, con il Consorzio sociale CS&L e con il Consorzio Comunità Brianza.
L’orto della Scuola è stato riqualificato grazie al supporto del collega Francesco Boyer e dei tecnici Casagrande e Martina della Coop “Il Cedro”. Anche in questo caso abbiamo adottato la tecnica a cumulo permanente (trovate la scheda tecnica nella sezione “Strumenti” di questo sito), in quanto già sperimentata coi partecipanti l’anno scorso a Cavenago Brianza e all’inizio dell’anno in un orto ad Agrate Brianza, su un terreno messo a disposizione ad uso gratuito da un imprenditore edile.
Dopo il picchettaggio per la delimitazione dei cumuli e dei passaggi, si è provveduto a mano (con vanga forca e badile) a realizzare i cumuli, successivamente a dotarli di un impianto di irrigazione a goccia. Si è provveduto a pacciamare i cumuli con foglie ed erba, mentre nei solchi si sono deposti ramaglie e materiale legnoso grossolano e cippato. Abbiamo poi iniziato il trapianto di ortaggi in policoltura, ponendo quelli di taglia maggiore (sia in altezza che in larghezza) sul crinale dei cumuli, mentre a scalare le piantine di ortaggi di taglia più bassa in direzione dei solchi.
La produzione è stata buona e via via dove si creavano spazi, si provvedeva a riempirli o con semine a postarelle o con altri trapianti.
Inizialmente le produzioni sono state destinate esclusivamente all’autoconsumo dei partecipanti al corso, successivamente alla mensa interna, quindi a metà ottobre si è aperto un piccolo punto vendita a beneficio dei nostri corsisti e visitatori della Scuola.
L’orto della Scuola è attualmente in fase di ampliamento con altre superfici attrezzate, che saranno messe in produzione in primavera.
Da sottolineare l’impegno dei richiedenti asilo che hanno partecipato al progetto e che hanno permesso la riqualificazione dell’orto della Scuola, imparando tecniche nuove.
Pio Rossi
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www.monzaflora.it