Orti condivisi e terapeutici

L'ORTO DI PACE DI ASSO (COMO)

L’estate 2008 ci ha dato una mano incredibile, persino a ferragosto, mentre l’Italia si crogiolava al sole
sulle spiagge, sul nostro orto pioveva a dirotto.

 E meno male, se lo meritavano i bambini del primo ciclo, meritavano che l’arsura e la siccità non distruggessero tutto il lavoro svolto durante l’anno scolastico.
Ora, dietro il nostro faggio pendulo, si stende un prato multicolore, ed accanto al prato due filari di mais “scaiola”, girasoli fieri della loro corolla gialla, pomodori “gigante di Lecco”, zucca di Albenga, zucca lagenaria, tante zinnie e calendule colorano questo angolo in pieno paese.
Ad Asso, capoluogo della Valassina, piccola valle che da Milano guarda verso Bellagio, una mezza dozzina di paesini sopra Erba, tutti a confluire al centro del triangolo lariano, costeggiando il Lambro, fiume che non è mai stato asciutto, questi mesi di luglio ed agosto.
Torneranno, a settembre, i bambini e troveranno cresciuta ogni erba aromatica, a giugno era tutto molto più piccolo, appena nato, l’acqua abbondante, le cure del prof, il letame di stalla ed i semi buoni germogliati in primavera nei vasetti nelle varie classi, hanno operato, tutti assieme, questo bel capolavoro.
Pure il Preside ne è entusiasta e per settembre siamo stati invitati a presentare una mostra alla grande e bella
Biofera [ovvero fiera del biologico, “fera” è dialettale per “fiera”, NdR]che si terrà a Canzo il 13 e 14.
Il nostro Orto di pace, col suo bel cartello in legno opera del papà di un bimbo delle elementari, attira gli sguardi dei passanti, ci troviamo in pieno centro, questi pomodori dalle forme strane catturano l’attenzione dei pedoni: è quello che volevamo, poco importa se qualche mano si protenderà oltre la staccionata a prenderne qualcuno, l’opera di educazione è cominciata, dove c’era solo un prato che si provvedeva periodicamente a falciare meccanicamente, ora c’è dell’altro, c’è un prof col cappellone di paglia che lega pomodori con lo spago, c’è suo figlio che aiuta a raccogliere fiori di zucca.
Vi giuro che non sono mai stato tanto felice: questo progetto è stato perseguito con tenacia ed amore, ha conquistato maestre e genitori, si è concretizzato lentamente, quanti mesi solo per ottenere gli attrezzi!
Ora che sono stato confermato in questa scuola,  l’Istituto Comprensivo “G. Segantini” di Asso, intendo andare avanti, abbiamo la nostra pianta simbolo della biodiversità della valle, la Cyclanthera pedata, detta “miliun”, la nostra bella e verde rampicante con i suoi frutticini verdi, pronta per esser messa sotto aceto, salvata e riprodotta dai bimbi.
Civiltà Contadina può annoverare nella sua rete degli orti didattici quest’altra piccola, preziosa gemma.
Teodoro Margarita