Letture

L'ARBORETO DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO

ASPETTANDO… un grande sogno
In Friuli-Venezia Giulia scorre un fiume molto particolare, il Tagliamento.
Si tratta di una immensa distesa di sassi, larga a volte anche due chilometri, sulla quale l’acqua scorre soltanto nei periodi di piena; infatti il fiume in gran parte è sotterraneo.
Nell’alveo e lungo gli argini è ricco di una vegetazione di cespugli e piccole piante.
La cooperativa sociale per la quale io lavoro, con altre realtà a sostegno di varie disabilità, ha organizzato l’anno scorso alcune visite per scoprire e conoscere l’area di questo corso d’acqua, chiedendo l’accompagnamento di un valente botanico locale, il dott. Bertani, che si è dimostrata una persona competente e squisita.
In base alle sue lezioni, abbiamo scoperto come piantine autoctone a 2000 metri di altezza siano adesso parte della flora tipica di questo fiume in pianura, perché l’acqua, che nasce così in alto, crea un’unità di trasporto di molte specie così dissimili e varie portando a valle fiori estranei al nostro territorio.
Ci ha raccontato di averne personalmente catalogate, nel tempo libero, 167 varietà e di avere elaborato un progetto per realizzare un giardino botanico nel Tagliamento. Inoltre, aveva individuato anche la zona specifica in cui concretizzarlo, in quanto ricca di un gran numero di specie, anche acquatiche essendovi presenti alcune sorgive.
Io e Luca, mio collega di lavoro, abbiamo immediatamente sposato l’idea per l’enorme importanza didattica che potrebbe rivestire per le generazioni future.
Durante una ricognizione nella zona, Luca ha scoperto, però, un altro terreno incolto non distante dalla sede della nostra cooperativa, una striscia di terra in mezzo a campi di mais e vigne, di nessun interesse agricolo, piena di rovi e sterpaglie ma con tre filari di alberi di media grandezza e che poi abbiamo scoperto essere di proprietà del Comune.
Subito ci è venuto in mente un titolo: Adotta uno spazio pubblico. Abbiamo pensato che vi si sarebbe potuto creare un piccolo parco pubblico per la comunità dei Comunali, che ci ha accolti e voluti bene fin dagli anni ’90, quando abbiamo cominciato a lavorarci. Così, grazie al lavoro dei volontari e di due nostri ragazzi, oltre alla consulenza del botanico e alla disponibilità dell’Amministrazione di San Vito al Tagliamento, abbiamo creato L’Arboreto ai Comunali.
Durante l’inverno, assieme ai ragazzi di vari centri sociali del Sanvitese, abbiamo organizzato al suo interno delle uscite con il botanico come guida, per spiegarci le varietà delle piante, la provenienza, l’epoca in cui giunsero nella nostra zona. Nell’età moderna, ad esempio, comparvero la pseudoacacia, importata per fini ornamentali, e il Gelso, che sarebbe diventato estremamente importante per l’economia del nostro territorio in quanto delle sue foglie si nutrivano i bachi da seta.
C’è stato un grande lavoro di studio e conoscenza da parte dei nostri ragazzi e ogni centro sceglieva delle piante e ne costruiva delle tabelle con il nome botanico e corrente.
Mentre noi lavoravamo di testa, i volontari, assieme a due nostri ragazzi, si impegnavano in un enorme lavoro manuale, seguendo un progetto che avevamo costruito insieme al botanico.
A fine marzo, durante la nostra consueta Festa di Primavera, abbiamo inaugurato l’Arboreto ai Comunali. Il Sindaco, su nostra richiesta, ci ha attrezzati di tre tavoli con panche di legno, perché chi avesse intenzione di andare a mangiare un panino, leggere un libro, o semplicemente di sedersi mentre in bicicletta sta andando verso il Tagliamento, possa farlo.
Abbiamo chiesto a diversi nostri clienti se ci potessero portare delle vecchie varietà di mele, pere ed altri frutti della nostra terra; uno dei nostri volontari ci ha regalato delle antiche varietà di rose. Durante l’anno andremo ad arricchire questo territorio di molte piante officinali spontanee della nostra zona, tra cui ad esempio diverse mente e timi. In un’area vicino ai tavoli, invece, abbiamo pensato di trapiantare delle digitali e dei malvoni, che sono fiori da sempre presenti nei nostri giardini.
Questo piccolo progetto è stato realizzato del tutto gratuitamente dalla nostra struttura, che si cura nel tempo di mantenere l’arboreto pulito, anche con numerosi sfalci d’erba. Per noi è stata un’occasione di crescere come gruppo e si è rivelato un messaggio importante verso la collettività.
In qualche modo, l’arboreto è stato il nostro biglietto da visita in attesa di realizzare quello davvero importante, che è e rimane il giardino botanico del Sanvitese.
Carla, operatrice del progetto La Volpe Sotto i Gelsi.