Letture

IL GIARDINO DEGLI ANGELI DI CASTEL SAN PIETRO TERME (BO)

C’era una volta nel piccolo paese ai piedi delle colline, due ragazzi che frequentavano la scuola di Agraria, si incontrarono e si innamorarono per non lasciarsi più. Col tempo lui diventò un giovane e capace Giardiniere, poi si sposarono e dopo qualche tempo nacque una bimba e la loro gioia fu veramente completa.
Ma se nella struttura fiabesca ad un certo punto sopraggiunge il cattivo, il male, sulla piccola famiglia si abbatté la sentenza che la piccolina aveva una malattia metabolica molto grave; una malattia che probabilmente l’avrebbe portata via da loro molto presto.
I Nostri non si persero d’animo, e lottando contro il male crebbero la loro “Principessa”; molto probabilmente sempre accompagnata da un Angelo, Sara crebbe con nello sguardo quel velo di Saggezza e di Eternità, che si legge solo negli occhi dei Sapienti.
Amava i fiori, i Giardini e tutta la Natura.
Sottovoce – nei preziosi momenti in cui la salute lo consentiva – si addentrava nei boschi, rispettosamente conscia della sacralità vera che sono in grado di trasmettere le piante.
E così tra grandissimi sacrifici raggiunse i quattordici anni; poi un giorno di quattro anni fa, quando oramai si pensavano superati i momenti più difficili, il suo Angelo la prese per mano riaccompagnandola tra gli altri Angeli, da dove essa veniva.
Credo che a volte nascano esseri veramente speciali, ma che non appartengono pienamente a questo mondo: lo si legge dalla Saggezza dei loro sguardi, dalla perfezione della Vita condotta, e dal Segno che lasciano.
Perché Sara ha lasciato un Dono per tutti.
Essa prima di morire aveva iniziato a progettare un Giardino: poche cose ma viste con lo sguardo puro e semplice di una bambina fuori dal comune; e così il suo papà poco tempo il peggior dolore che si possa sperimentare nella Vita, ascoltando il suo cuore dentro al quale percepiva chiara la voce della figlia; diede vita ad un Giardino.
Chiese ed ottenne l’utilizzo al Comune di un terreno incolto – quei terreni a margine, quei terreni inosservati – e con i mezzi suoi, di sua moglie, di parenti ed amici, regalò al piccolo paese il suo più grande gioiello: un magnifico Giardino, aperto a tutti, dove le essenze sono state disposte con Amore sapienza e maestria, dove camminando si ascolta una attentissima selezione di brani musicali di altissima qualità, offrendo così una ulteriore suggestione.
Un Giardino pieno di simbolismi, volutamente nascosti ai più, ma che stanno a ricordare tutto l’Amore che Sara aveva per tutti, un Giardino che si sviluppa e si snoda in tutti i suoi settori partendo da un grande prato a forma di cuore. Un grandissimo cuore visibile dal cielo..
Abbiamo la zona dedicata alla Toscana – terra che Sara amava – luogo di bellissimi ricordi, ma anche dolorose e necessarie degenze al Meyers di Firenze.
C’è la Campagna, con l’orto e le sue parcelle sapientemente coltivate, poi il “Giardino Segreto” poiché Sara amava tanto la storia scritta da Frances Hodgson Burnett, ci sono la montagna ed il bosco, tutti luoghi simbolo, tutti percorsi perfettamente integrati tra di loro.
E così il pezzo di terra ai margini dell’abitato, è diventato il “Giardino degli Angeli” di Castel San Pietro Terme (Bologna), dedicato a tutti, e tutto l’Amore col quale è stato concepito ha toccato tanti cuori, il mio compreso cambiandomi la vita.
Da febbraio 2009 si è costituita l’Associazione di Volontariato ONLUS “Il Giardino degli Angeli” della quale faccio fieramente parte; l’obiettivo posto è di aiutare in maniera molto diretta, pratica ed efficace le famiglie bisognose con bambini in difficoltà e gravemente malati.
Per perseguire questo obiettivo, organizziamo serate ed eventi ad offerta libera, sempre caratterizzati dalla bellezza e dalla gioia, e l’ovvia cornice è il Giardino. E poi c’è la manutenzione – la mia parte prediletta – realizzata in primis dai genitori di Sara sfruttando ogni momento libero, e dai volontari come me grati di poter  lavorare tra tanta bellezza ed armonia.
Così è capitato che nella notte, l’orecchio della gente ed ogni fronda e filo d’erba, potessero scoprire la magia dell’arpa suonata da una arpista bretone, i bambini seduti sul prato hanno spalancato gli occhi ascoltando le storie degli attori e, tante signore hanno affollato le cucine preparando prelibatezze da offrire durante le serate.
Quanto può fare un Giardino: Consolazione, Amore, Forza, Delicatezza. Pace, Sapienza, Carità.
Senso di appartenenza e di famiglia.
Ma ci sono anche momenti difficili, dovuti a chi entra ed anziché portare o gustare la Pace del luogo viene solo per arrecare danni;
perché assurdamente diffusa è l’idea che “spazio verde” sia sinonimo di luogo ove dar sfogo agli istinti più pessimi.
Come se il lavoro di chi cura un Giardino non avesse valore, ma soprattutto come se le piante non avessero una dignità ed il luogo non avesse alcun significato.
Io credo fermamente che ogni cosa in natura abbia una sua dignità. Da rispettare.
Ad ogni modo mi rendo conto che nonostante quello che si crede, sono più numerose le persone che si avvicinano con gioia ed attenzione, ovvero il bene che vince sul male: non un concetto astratto ma una realtà piena di fiducia che un Giardino come questo può insegnare.
E’ per questo che ho pensato a lei, ed alla sua rete di “Orti di Pace”, ed a tutto il sapiente lavoro di divulgazione che sta facendo.
In questo Giardino abbiamo esercitato ed esercitiamo tanta Pace; continuando ad amare e per-donare.
Per portare avanti un progetto d’Amore; un Giardino meraviglioso fatto a quattro mani: padre e figlia, lontanissimi e vicinissimi legati cuore a cuore da un indissolubile filo rosso di fiori, e che grazie al Giardino ancora comunicano: una cosa che si avverte appena se ne varca la soglia. Un esempio incredibile, che vorrei venisse più conosciuto non per mera gloria – anche se credo tanta ne andrebbe riconosciuta – ma per autentico valore sociale. Un bene da trasmettere in modo che se ne comprenda a fondo il significato. Giardino e Orto terapia alle sue basi, purezza vera.
Chi lo desidera ci venga a trovare.
Nel frattempo si può visitare il nostro sito: www.ilgiardinodegliangeli.net vi troverà tante informazioni e le foto di un Giardino ancora in fase embrionale o appena nato.
Da allora sono passati appena due anni, ma come lei sa, la Natura si è fatta strada e tutto ora è profusione di verde e fioriture.
C’erano una volta un papà Giardiniere, una mamma e la loro bimba; ma il male arrivò e la portò via da loro. Essi non si persero d’animo ed oltrepassando ogni confine di spazio e tempo, attraversando ogni limite al dolore ed utilizzando un “linguaggio d’Amore e Fiori”; la renderanno vivente e presente per sempre, tramite un canale eterno ed universale di comunicazione.
Un mezzo che si sta rivelando importante per tante persone, le quali ogni giorno traggono beneficio dalla Bellezza, Pace, Amore e Speranza che trovano in Giardino.
La mia storia si conclude qui: spero di non essere stata inopportuna, spero che le abbia fatto piacere sapere che esiste gente capace di reagire con Amore Forza e Coraggio. Capace di addentrarsi nei meandri del dolore per regalare gratuitamente un bene eterno ai suoi vicini.
Vi ringrazio per tutto quello che fate: per la divulgazione del messaggio della Natura. Perché sono convinta che il Giardinaggio sia guarigione per l’Anima ed il corpo, perché credo che il rispetto delle “entità verdi” vada di pari passo con la civiltà.
So che è una strada lunga e difficile poiché non tutti sono in grado di recepire il messaggio.
Ma non dobbiamo scoraggiarci: un vero Giardiniere non si arrende mai!
Con stima
Damaris
“ Perché la personalità di un uomo riveli qualità veramente eccezionali,
bisogna avere la fortuna di poter osservare la sua azione nel corso di
lunghi anni. Se tale azione è priva di ogni egoismo, se l’idea che la dirige
è di una generosità senza pari, se con assoluta certezza non ha mai ricercato
alcuna ricompensa e per di più ha lasciato sul mondo tracce visibili, ci
troviamo allora, senza rischio d’errore, di fronte ad una personalità indimenticabile.”
 
 Jean Giono da “L’uomo che piantava gli alberi”.